Isole Egadi

Favignana, Marettimo and Levanzo

L’arcipelago delle Egadi è formato da diverse isole più grandi e quattro piccoli isolotti, ma il vero cuore delle Isole Egadi sono le tre più conosciute: Favignana, Marettimo e Levanzo.  Formica, Porcelli, Maraone e Asinelli sono principalmente grandi rocce, nessuno può rimanere indifferente alla loro bellezza. Ma allo stesso tempo, queste rocce sono anche gioielli archeologici e naturali, per questo motivo le Isole Egadi sono la nuova meta per il charter in Italia.

 

 

Favignana

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Favignana è la più grande isola delle Egadi, con una superficie di 54 ettari di riserva marina. Ha la forma di una farfalla ed è per questo motivo che è anche conosciuta come l’isola delle farfalle. Lunga 9 km e larga 4 km, all’interno dell’isola Favignana offre uno spettacolo particolare: i “giardini chiusi”. Infatti, l’isola è principalmente costituita da tufo e in passato la tecnica per estrarlo ha lasciato grandi buche nella roccia. Oggi queste buche sono piene di ricca vegetazione, meravigliosi giardini nascosti, impossibili da vedere dalle strade e per questo da scoprire.

Ma è dal mare che Favignana si offre nel suo totale splendore. Le sue profondità sono un classico museo subacqueo che offre tutto: dalla nave romana a quella araba del X secolo, con tutti i suoi tesori a bordo, ma puoi anche trovare la galea corsara. Sull’isola ci sono molti subacquei che possono aiutarti a visitare questa ricchezza sottomarina.

Le spiagge più belle sono: Cala Rossa – accessibile con il vento da sud – Cala Azzurra, Lido Burrone – accessibile con il vento da nord – Stornello, Cala Rotonda e Cala Grande – con il vento da ovest. Una nota va fatta per le grotte sul lato nord-est dell’isola, che sicuramente devi visitare. Vale anche la pena visitare le piccole isole circostanti: Galera, Galeotta e Prevedo.

Marettimo

Marettimo

Marettimo è la seconda isola dell’arcipelago e la più lontana dalla Sicilia. È separata da Marsala da 20 miglia di mare, 13,5 miglia da Favignana e 70 miglia da Capo Bon (Tunisia). Marettimo è l’isola più antica delle isole Egadi. Viene definita come un giardino botanico naturale, infatti l’isola è un’imponente montagna ricca di piante e sentieri. Ma è nel mare intorno a Marettimo che l’isola offre il meglio di sé: il paradiso per gli amanti dello snorkeling e di chi ama scoprire grotte, infatti Marettimo è l’isola delle grotte.

Naveggiando verso nord si raggiunge una strana roccia che ha la forma di un cammello, all’interno si trova la Grotta del Cammello. Seguendo il percorso si arriva a Cala Mione, un rifugio quando il mare diventa pericoloso, e alla Grotta del Tuono, così chiamata per i forti rumori che si sentono al suo interno, causati dall’acqua. Attraversando P.ta Due Frati ci si troverà di fronte a una magnifica fenditura nella roccia: si tratta di una grotta di marmo verde, e inoltre ci sono la Grotta Berciata, la Grotta Bombarda e la Grotta del Presepio, quest’ultima con stalagmiti, stalattiti e statue al suo interno.

Levanzo

Levanzo

Levanzo è la più piccola delle tre isole, con solo 10 km di superficie. Si trova a 6,5 miglia da Marsala e a 2,2 miglia da Favignana. Le sue profondità sono molto ricche di reperti archeologici di epoca romana e punica. Ciò che è importante è che a Levanzo si trova una delle grotte più affascinanti di tutta Europa: la Grotta del Genovese. Le pareti di questa grotta sono ricoperte di graffiti risalenti a 15.000 anni fa.

C’è solo una strada asfaltata nell’isola che attraversa la città di Cala Dogana, l’altra strada è un sentiero per muli che attraversa l’isola da sud a nord, fino alla Grotta del Genovese, lungo il quale si trovano Cala Tramontana e C.da Case, una zona molto conosciuta da chi ama il trekking. In navigazione, partendo dal piccolo porto di Cala Dogana verso ovest, si trova P.ta Pesce, dove si trova una grotta subacquea. Seguendo questa direzione si incontrano: Pizzo del Monaco, P.ta dei Sorci e Cala Tramontana, un paesaggio roccioso fatto di grotte e caverne.

Facendo la circumnavigazione dell’isola verso sud si incontrano Cala Calcara e P.ta Altarella.

Pantelleria

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Pantelleria è conosciuta come la perla nera del Mar Mediterraneo per il colore delle sue coste. La magia di questa isola è data dalle onde che si infrangono sul mare, dalle grotte, dalle acque cristalline e dai vapori caldi. Qui la natura selvaggia si unisce alle tipiche costruzioni umane di Pantelleria chiamate Dammuso, edifici realizzati con spesse pareti di pietre laviche che mantengono fresca la temperatura al loro interno. È possibile affittarli durante l’estate. All’interno dell’isola si trova una particolare formazione lacustre chiamata “Lago di Venere”, suggestiva nel nome e nello spettacolo che offre.

Dalla costa, la circumnavigazione dell’isola può partire dal porto di Pantelleria Centro, navigando lungo il percorso in senso orario si arriverà al faro di San Leonardo. Attraversandolo si raggiungerà Bue Marino. Proseguendo verso Cuddia Randazzo si trova la prima grotta chiamata Curritia e il faro di P.ta Spadino. Attraversando P.ta Falconetto e P.ta Finestra si entra nel Golfo di Gadir.

 

Lampedusa

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Lampedusa è l’isola più vicina all’Africa, distante 46 miglia da Capo Bon (Tunisia). Si trova nel punto in cui inizia e finisce l’Europa. È lunga 9 km, distante 61 km dalla costa tunisina e 116 km da quella italiana. Lampedusa e le sue isole minori, Linosa e Lampione, formano l’arcipelago delle Pelagie. Lampedusa è soprattutto un luogo desertico, in passato è stata sfruttata da alcuni coloni maltesi che volevano creare nuove aree agricole, ma presto abbandonarono il progetto. Intorno all’isola, nelle sue profondità, è possibile ammirare una fauna tropicale molto rara nel Mar Mediterraneo. La costa di Lampedusa è ricca di piccole spiagge e grotte tutte da scoprire via mare. Si può iniziare seguendo il percorso verso ovest, e si arriverà alla Spiaggia della Guitgia, proseguendo su questa rotta si troveranno Cala Croce, Cala Madonna, Cala Greca e la famosissima Cala Galera. Una linea d’acqua poco profonda divide Lampedusa dalla famosa Isola dei Conigli (Isola dei Conigli, poiché un tempo era abitata solo da conigli). A volte, con la bassa marea, la distanza può essere percorsa su una sottile striscia di sabbia formata tra le isole principali e l’isolotto.